Si avvicina la scadenza (il prossimo 16 dicembre) del pagamento del saldi dell’Imu. In questa occasione protrebbe essere necessario un ricalcolo dell’imposta sulla base di eventuali variazioni intervenute nel patrimonio immbiliare del contribuente nel corso del 2024. Ecco le variazioni che vanno tenute presenti per il ricalcolo.
1. Acquisto e/o vendita di immobile.
2. Variazione di residenza; gli anziani che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari, possono mantenere l’agevolazione sulla casa di abitazione a condizione che la stessa non risulti locata.
3. Comodato d’uso gratuito: per gli immobili ad uso abitativo concessi in comodato d’uso, con contratto registrato, a parenti in linea retta di primo grado che abbiano adibito a propria abitazione principale l’immobile, la riduzione del 50% dell’imposta dovuta si applica a condizione che il proprietario risiede anagraficamente e dimori abitualmente nello steso comune in cui è sito l’immobile ed a condizione che non possegga altre abitazioni su tutto il territorio nazionale salvo la propria abitazione principale ed a condizione che quest’ultima non appartenga a quelle classificate nei gruppi catastali A/1, A/8 e A/9). Attenzione: la sentenza della Corte di Cassazione n.37346 del 20/12/2022 ha escluso la possibilità di applicarela disciplina agevolata dell’Imu prevista per i comodati tra comproprietari.
4. Contratti di locazione agevolata: si applica la riduzione dell’imposta a condizione che il contratto sia stato vistato da una delle associazioni firmatarie degli accordi territoriali che attesti la conformità del contratto agli accordi suddetti;
5. Decessi e successioni;
6. Edificabilità di terreni;
7. Locazioni di terreni a coltivatori iscritti oppure terreni posseduti da coltivatori iscritti che li utilizzano per l’attività;
8. Omologa di separazione e/o divorzio per il coniuge non assegnatario dell’immobile;
9. Variazioni catastali (nuovo classamento, frazionamento, ecc.);
10. Variazioni di percentuale di possesso;
11. Per i pensionati redidenti all’estero, dal 1° gennaio 2023 l’Imu è applicata in misura del 50% per una sola unità immobiliare ad uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia.