“Il dato sulla dinamica dei prezzi recentemente diffuso – afferma in una nota l’Ufficio studi economici di Confesercenti – pari a 0,2% rispetto a dicembre e 0,9% rispetto a gennaio 2016 è ancora una volta, come sottolinea anche l’Istat, determinato dalle “componenti più volatili”, ovvero beni energetici non regolamentati e alimentari non lavorati che, come noto, hanno subito pesanti effetti negativi dalle pessime condizioni meteorologiche delle scorse settimane. L’aumento del prezzo degli energetici sui mercati internazionali produce, inoltre, effetti trasversali su altri settori quali trasporti, abitazioni, energetici regolamentati. In realtà l’inflazione di fondo, cioè quella al netto di tutte queste componenti, arretra di un decimale: 0,5% da 0,6%. Non sembra, dunque, esserci alcun segnale nuovo sul fronte dei prezzi e la situazione, invece, resterebbe sostanzialmente fredda ed abbondantemente al di sotto dell’obiettivo indicato dalla Bce del 2%. Neanche i saldi di fine stagione sembrano, in questo senso, aver riscaldato i consumi: il quadro delineato è, purtroppo, ancora una volta di pesante incertezza economica e politica che frena il recupero della fiducia da parte di famiglie ed imprese. In questo clima di perdurante debolezza va a pesare, ulteriormente, l’incognita allarmante di una possibile procedura di infrazione da parte della Ue nei confronti dell’Italia. Il Paese, in queste condizioni, non è in grado di sopportare una ulteriore sottrazione di risorse per la crescita e l’occupazione, così come le misure annunciate dal governo sul fronte di un possibile aumento delle accise e dell’IVA per finanziare il deficit: sarebbero un colpo mortale per l’economia”.
Inflazione, Confesercenti: “Il balzo è solo illusione. Quella di fondo arretra”
09 Febbraio 2017