Sondaggio con Swg: preoccupa il vuoto normativo, 8 attività su 10 chiedono subito un intervento
L’eliminazione dei voucher rischia di incidere sull’occupazione. Solo il 51% delle imprese che li utilizzavano, infatti, ha deciso di cercare un altro inquadramento contrattuale per coprire le prestazioni di lavoro precedentemente pagate con i buoni; la restante metà degli imprenditori si divide tra chi ancora non sa come risolvere la situazione – il 28% – e chi invece ha già stabilito di fare del tutto a meno del lavoro accessorio (21%). In termini assoluti, il calo potrebbe tramutarsi nella perdita di un’occasione di guadagno per un nutrito numero di italiani: fino a 700mila persone.
E’ quanto emerge da un sondaggio condotto da Confesercenti con il supporto tecnico di SWG su un campione di 800 piccole e medie imprese italiane di vari settori.
Le imprese, in generale, non hanno apprezzato l’abrogazione dei voucher. Innanzitutto per motivi pratici: il 16% dichiara che danneggerà gravemente l’attività, cui si aggiunge un ulteriore 59% che prevede problemi, anche se risolvibili; solo il 25% non vede criticità all’orizzonte. A pesare sul giudizio delle imprese è anche il metodo: per il 52% la decisione di abolire i voucher è stata affrettata e motivata solo da ragioni politiche, e sarebbe stata preferibile una riforma.
Le difficoltà createsi nel mondo del lavoro emergono anche dall’esito della corsa ad accaparrarsi gli ultimi buoni, avvenuta nel periodo di ‘interregno’ tra l’anticipazione alla stampa del provvedimento e la pubblicazione in gazzetta ufficiale: alla corsa ha partecipato realmente solo il 15% delle imprese, ma c’è un altro 41% che avrebbe provato se avesse avuto la possibilità di stabilire, in anticipo, il numero di buoni necessario per la propria attività.
La maggioranza assoluta degli imprenditori ritiene che ora sia necessario intervenire per ripianare il buco normativo, anche in considerazione dell’inizio della stagione turistica, in avvio a metà aprile con la vacanza di Pasqua ed i ponti primaverili: il 64% chiede con urgenza che l’esecutivo metta in campo un’alternativa ai voucher, mentre il 18% vorrebbe che fosse possibile non solo usare, ma anche comprare nuovi buoni lavoro fino all’introduzione di un nuovo strumento.
Lei ha mai utilizzato i voucher per il pagamento del lavoro accessorio?
sì, spesso |
2 |
sì, qualche volta |
25 |
no |
73 |
Valori %
Il governo ha abolito, in data 17 marzo, l’utilizzo di nuovi voucher, permettendo l’utilizzo di quelli già acquistati fino al 31 dicembre 2017. Il provvedimento ha creato o creerà problemi per la sua impresa?
sì, si tratta di un grave danno |
16 |
crea qualche problema, ma niente di irrisolvibile |
59 |
non è sorta/non sorgerà alcuna difficoltà |
25 |
Valori % risponde chi ha utilizzato i voucher
Quando ha saputo che i voucher sarebbero stati eliminati, lei si è affrettato a comprare gli ultimi disponibili?
sì |
15 |
no |
44 |
no, ma solo perché non ero in grado di stabilire in anticipo quanti me ne servissero |
41 |
Valori % risponde chi ha utilizzato i voucher
Cosa farà adesso?
Non so come procedere |
28 |
farò a meno delle prestazioni di lavoro |
21 |
inquadrerò i lavoratori pagati con il buono sotto un’altra forma contrattuale |
51 |
Valori % risponde chi ha utilizzato i voucher
Secondo lei l’abolizione dei voucher è stata..
un grave errore, che crea un buco nella regolamentazione del lavoro |
19 |
un giusto intervento, i voucher creavano troppi abusi |
29 |
un intervento affrettato motivato solo da ragioni politiche, sarebbe bastata una riforma |
52 |
Valori %
Dopo l’abolizione, il lavoro accessorio rimane non regolamentato. Secondo lei, il Governo dovrebbe…
mettere subito in campo un’alternativa ai voucher |
64 |
vietare del tutto il lavoro accessorio |
18 |
estendere l’utilizzo dei voucher (anche per l’acquisto degli stessi) fino all’arrivo di una nuova normativa che li sostituisca |
18 |
Valori %
NOTA METODOLOGICA
Tema del sondaggio: l’abolizione dei voucher
Soggetto realizzatore: SWG Spa
Committente e acquirente: Confesercenti Nazionale
Data di esecuzione: 20-23 marzo 2017
Metodologia di rilevazione: sondaggio online CAWI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 800 imprenditori, commercianti, artigiani, distribuito su tutto il territorio nazionale. Il campione intervistato online è estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza.
Margine d’errore massimo: ± 3,0%