“Il commercio su area pubblica sia escluso definitivamente dalla Bolkestein o abbia garanzie reali per il futuro”: nell’assemblea Anva-Confesercenti di Torino, tenutasi lo scorso 28 febbraio, Adriano Ciolli, coordinatore nazionale, ha tracciato la strada da intraprendere nei prossimi mesi. “Basta – ha detto – con la politica delle proroghe. Il nostro comparto deve uscire da questa situazione di confusione e disagio. Se è possibile escludano gli ambulanti dalla direttiva servizi, come abbiamo chiesto fin dal 2009; se non lo è, diano certezze alla categoria. Di sicuro i commi 1180 e 1181 della recente legge di bilancio devono essere abrogati. Parlano di ‘politica sociale’, introducono i concetti del reddito e della conduzione diretta come elementi da valutare per assegnare le concessioni stabilendo pure un numero massimo di posteggi complessivi: un salto indietro di quarant’anni che la categoria non può permettersi.” Concorde anche Johnny Iorio, presidente torinese di Anva-Confesercenti: “L’intesa Stato-Regioni sui criteri per concessioni dei posti – ha sostenuto – è l’unico strumento in grado di offrire una garanzia di continuità per le nostre imprese. Con le nuove norme si precarizza una categoria, come la nostra, che più di altre ha patito la crisi e il calo dei consumi. Noi, invece, abbiamo bisogno di rilanciare i mercati, di far crescere le nostre attività con investimenti e fiducia nel futuro. Vogliamo essere imprese, non attività sociali.”