“Il clima di fiducia peggiora sensibilmente e lo stallo politico sulla formazione del nuovo governo non aiuta a risolvere l’incertezza di fondo di imprese e famiglie”: così l’Ufficio economico Confesercenti sui dati della fiducia diffusi da Istat.
“Il peggioramento del clima è dovuto, in primo luogo, ad una ripresa ancora troppo debole. E che dà segni di rallentamento, dall’industria al turismo, che dopo un 2017 da record adesso registra risultati sempre positivi, ma decisamente meno brillanti. E la ripresa è ancora più debole nel commercio, come segnalano il crollo della fiducia per le imprese di settore e la diminuzione delle vendite registrata nella prima parte dell’anno.
“In uno scenario di questo tipo, il rischio è che l’assenza prolungata di un esecutivo allontani anche il rafforzamento della ripresa. La nostra economia continua infatti a soffrire di diversi elementi di debolezza: competitività, pressione fiscale, politiche comunitarie ancora troppo orientate in senso restrittivo.
Per questo è necessario un esecutivo che dia un segno forte, anche comunicativo, di inversione e nuove linee d’azione che individuino un quadro più di prospettiva per imprese e famiglie. Servono certezze sull’azione di Governo, sui rapporti con l’Europa sulla disattivazione delle clausole di salvaguardia – che ci costerebbero oltre 20 miliardi di consumi – , così come un serio piano di sostegno alle imprese e di riduzione del carico fiscale, o rischiamo un nuovo declino della nostra economia”.