Dichiarati inammissibili gli emendamenti sul doppio regime e sulla defiscalizzazione del credito d’imposta
Il doppio binario per il debutto della fattura elettronica e il regime agevolato del credito d’imposta per i pagamenti elettronici (misure richieste nei giorni scorsi da Confesercenti) si sono arenati alla Commissione speciale del Senato sullo scoglio dell’ammissibilità. I due emendamenti rispondevano alle esigenze più volte avanzate dalla categoria al governo sulla necessità di prevedere un doppio regime- elettronico e cartaceo- nell’emissione della fattura per gli acquisti carburanti per autotrazione.
In sostanza l’emendamento proponeva che vi fosse un doppio binario per quanto riguarda l’emissione della e-fattura sugli impianti, lasciando la possibilità di continuare a far ricorso alla scheda carburanti per tutto il 2018.
L’altro emendamento prevedeva la defiscalizzazione del credito d’imposta concesso alla categoria stabilendo l’esplicita esclusione dalla tassabilità del credito stesso riconosciuto in ragione del 50% del totale delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con carte di credito.
I due emendamenti di fatto rispondevano anche agli impegni che il Governo aveva assunto nei confronti della categoria al momento del varo della nuova normativa in materia di fatturazione elettronica e credito d’imposta per il recupero dei costi sostenuti per le transazioni con moneta elettronica.
Gli emendamenti erano stati inseriti nel primo- ed unico, al momento- veicolo utile per procedere alla modifica legislativa, ossia il DL Alitalia in discussione alla Commissione speciale al Senato per la conversione in legge. Gli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili per estraneità della materia.
Con la dichiarazione di inammissibilità per competenza dei due emendamenti, decisa dalla commissione speciale di Palazzo Madama, si riapre la partita della decorrenza dell’obbligo dell’emissione della fattura elettronica e di tutte le problematiche più volte segnalate per le ricadute legate alla prossima scadenza, prevista al 1° luglio È evidente che tale anticipazione dell’obbligo, solo per il settore carburanti, essendo riferito ad una rete a forte arretratezza tecnologica, presidiata da un personale che nel corso degli anni le politiche aziendali hanno forzatamente deprofessionalizzato, riguardando una vastissima platea di soggetti, professionisti ed imprese, interessati alla deduzione degli oneri inerenti la propria attività ed alla detrazione della relativa IVA, impatterà negativamente sull’intera popolazione del paese, e, dunque, anche sui privati cittadini, oltre che sulle imprese.
Faib e Fiarc, le federazioni dei benzinai e degli agenti di commercio della Confesercenti esprimono preoccupazione e forte rammarico per il mancato inserimento delle proposte parlamentari nel Decreto Legge in itinere.
La soluzione adesso passerà nelle mani del nuovo governo, a cui le organizzazioni di categoria si apprestano a presentare il pacchetto di richieste, non appena insediato.