“Un bilancio deludente, che non pone le basi per il futuro e disattende le aspettative e le richieste più volte avanzate dagli operatori. E che per questo è stato approvato da meno della metà degli agenti: sui 40 presenti, solo 19 hanno votato a favore, mentre 18 si sono espressi contro e 3 si sono astenuti. Un esito paradossale per quella che dovrebbe essere la ‘casa degli agenti’, e la dimostrazione concreta di crescente malessere verso la governance attuale”.
Così in una nota Fiarc-Confesercenti commenta l’approvazione del bilancio consuntivo 2018 di Enasarco da parte dell’assemblea dei delegati, passato con voto complessivo di 34 a 22 grazie all’apporto decisivo dei rappresentanti delle case mandanti.
“Nell’intervento dei delegati di Confesercenti, Fiarc, Federagenti e Anasf sono state segnalate numerose criticità della gestione Enasarco a partire dalla redditività non adeguata e comunque minore di quella registrata nell’anno precedente di -6,8%, lo scarso apporto di risorse dell’Area Finanza che ha bisogno di un forte potenziamento di competenze, in grado di coordinare efficacemente le varie Asset Class in cui è investito il patrimonio, e il negativo rendimento della gestione immobiliare. Ulteriore criticità di gestione perviene dalla numerosità e varietà di spese per consulenze e servizi professionali, elemento quest’ultimo che riflette una difficoltà di usare competenze interne del personale dipendente e un uso ampio di risorse economiche, nonostante che le spese del personale siano il 67% dei costi di funzionamento. Si sommano le spese giudiziarie e legali per le grandi vertenze che sono destinate ad incrementarsi vorticosamente per svariati milioni. Bisogna agire in forme immediate per rilanciare in termini di efficienza la gestione Enasarco contrastando la diminuzione degli iscritti anche mediante inserimento di nuove professionalità nel settore dell’intermediazione creditizia e dell’innovazione tecnologica. In sostanza occorre una visione prospettica di Enasarco che sviluppi tutte le potenzialità insite nel lavoro degli agenti e che dia risposte positive ai molteplici bisogni di una professione sempre più complessa e difficile”.