Fino al 30 settembre è possibile fare domanda per il credito d’imposta edicole, anno 2019. L’agevolazione è destinata agli esercenti che vendono al dettaglio di giornali, riviste e periodici ed è esteso anche agli esercizi che rappresentano l’unico punto vendita al dettaglio di quei prodotti nel comune di riferimento. Per il riconoscimento occorre inviare apposita istanza, corredata da specifica documentazione, attraverso il portale www.impresainungiorno.gov.it.
Lo ricorda FiscoOggi, il giornale on line dell’Agenzia delle Entrate.
La Legge di Bilancio 2019 ha, infatti, introdotto la possibilità di accedere a un credito di imposta fino a un massimo di 2.000 euro per chi vende al dettaglio di giornali, riviste e periodici: 13 milioni di euro sono stati previsti per l’anno 2019 e 17 milioni di euro per il 2020. L’importo può essere utilizzato soltanto in compensazione, tramite il modello F24, esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate, dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari ( l’elenco degli ammessi al beneficio con il relativo importo del credito assegnato sarà pubblicato sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria entro il 31 dicembre).
L’ammontare del bonus dipende da quanto è stato speso dagli esercenti per i locali adibiti alla vendita, nell’anno precedente a quello della domanda di accesso al credito d’imposta, in riferimento a: Imu, Tasi, Cosap, Tari e, al canone di locazione, al netto dell’Iva, nel caso in cui l’edicola rappresenti l’unico punto vendita esclusivo nel territorio comunale.
I titolari delle attività commerciali a cui viene riconosciuto il credito devono indicare le somme da portare in compensazione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui viene concesso il credito e in quelle relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel corso del quale si conclude l’utilizzo.