Torino, 7 maggio 2015 – “Siamo contrari alla riproposizione di qualsiasi provvedimento che preveda l’obbligo di chiusura anticipata dei locali e soprattutto dei loro dehors, senza nemmeno aver sperimentato il ‘pattuglione’ e l’intervento Amiat”. Così Fulvio Griffa, presidente della Fiepet, la federazione dei pubblici esercizi della Confesercenti, commenta l’eventualità di una nuova ordinanza per San Salvario sul modello di quella adottata lo scorso anno.
“Proprio sulla scorta dell’esperienza – spiega Griffa -, diciamo che fare dell’orario dei locali il centro di ogni intervento ci sembra non solo sbagliato ma inefficace: per questo, la nostra opposizione a limitazioni sarà netta e decisa. Sono già previsti due provvedimenti che, invece, riteniamo utili e che avevamo già proposto lo scorso anno: il ‘pattuglione’ e l’intervento dell’Amiat. Mettiamoli in campo velocemente -magari potenziati e resi più efficienti rispetto allo scorso anno – e si vedrà che la loro efficacia è di gran lunga maggiore di qualsiasi chiusura anticipata. In particolare, se lavorerà bene il ‘pattuglione’ dimostrerà che le criticità non vengono dalla clientela dei locali, ma da altri soggetti le cui modalità di comportamento (schiamazzi, ubriachezza, ‘bivacchi’ e così via) vanno certamente represse in modo più determinato di quanto sia stato fatto l’anno scorso. Fra due mesi potremo verificare il risultato.
“Dunque – conclude Griffa – chiediamo all’amministrazione di evitare fughe in avanti e di aprire un confronto con i gestori e con le associazioni di categoria: in questi casi gli interventi più efficaci sono quelli condivisi e definiti con i soggetti coinvolti. Senza dimenticare che, senza dubbio, un effetto la limitazione degli orari lo provocherebbe: un calo di almeno il 20% del fatturato dei locali. Non è una previsione: così è successo lo scorso anno. Sarebbe proprio il caso di evitare un bis”.