Torino, 5 gennaio 2016 – Saldi: le previsioni della vigilia sono confermate e, in parecchi casi, vanno oltre le aspettative; nella giornata di avvio, i commercianti interpellati da Confesercenti nella mattinata e nelle primo pomeriggio si dicono, nel complesso, soddisfatti.
>>> I NUMERI
Afflussi in negozio, vendite e scontrino medio appaiono in crescita, rispetto alla passata stagione: anche se è presto per avere numeri precisi, la maggioranza degli operatori delle zone centrali parla di un +5/10% (o anche oltre, in diversi casi), con uno scontrino medio in linea con le ipotesi della vigilia: 200/220 euro. Stesso andamento anche nei principali centri della provincia. Com’era prevedibile, è invece più problematica la situazione dei negozi in periferia, condizionata dalla minore capacità di spesa e della concorrenza delle vicine strutture di grande distribuzione. Anche in questo caso, tuttavia, si è riscontrata col passare delle ore una tendenza all’aumento, sia pure più limitata e non omogenea nei diversi quartieri.
>>> I TURISTI
Parecchi commercianti del centro notano l’ampliamento e il rafforzamento di un fenomeno finora marginale a Torino: l’afflusso di clientela da altre zone d’Italia o anche dall’estero, a conferma della sempre maggiore attrattiva turistica di Torino; in questo senso, i visitatori in arrivo per l’Epifania o quelli rimasti in città possono fare la differenza, tanto più che – invece – una parte dei torinesi non è ancora presente in città.
>>> I MERCATI
Buon risultato sui mercati, “anche se – spiegano gli ambulanti di Confesercenti – nel nostro caso la logica è un po’ diversa da quella dei negozi: più che sulla concentrazione degli acquisti nelle prime ore, puntiamo su vendite più costanti e cadenzate su più giorni, dal momento che gran parte della nostra clientela è quella consolidata che frequenta tutti i giorni il mercato”.
>>> I PRODOTTI
Quanto alla tipologia di acquisto, con l’arrivo del freddo finalmente si “muovono” anche i capi pesanti – maglie, piumini, giacconi, cappotti – per i quali l’assortimento, in termini di taglie e modelli, è ancora vasto. Lo stesso fenomeno si riscontra nelle calzature: in questo settore, anzi, l’incremento delle vendite è particolarmente significativo. Come da qualche anno a questa parte, manca quasi del tutto l’acquisto d’impulso che caratterizzava i saldi del passato: la clientela – dicono i commercianti – è oculata, sceglie capi che durino e raramente sfora il livello di spesa che si era prefissata, se non per prodotti meno costosi – come sciarpe, accessori, piccola pelletteria – che consentono di togliersi qualche piccola soddisfazione.
>>> LA TENDENZA
Nel complesso, dunque, un avvio con il segno più: circostanza non scontata e non con questa ampiezza, dati i cali o la stasi delle ultime stagioni. “Le impressioni che emergevano nei giorni scorsi – dice Giancarlo Banchieri, vicepresidente della Confesercenti – sembrano confermate dall’andamento di questo avvio di vendite, che hanno tratto beneficio anche dagli acquisti dei tanti turisti che affollano Torino. Ovviamente, speriamo che la tendenza si consolidi per tutto il periodo, anche se è noto che contare per una buona stagione di saldi sono soprattutto i primi giorni. Se consideriamo che quest’anno la data di inizio non è felicissima, trattandosi pur sempre di una giornata lavorativa, è un risultato incoraggiante. Contiamo che la tendenza positiva possa ampliarsi nel prossimo fine settimana, anche grazie al ritorno di quella parte di torinesi ancora fuori per le feste. Va comunque sottolineato il fatto che – dopo un Natale tutto sommato soddisfacente – anche questi saldi stanno confermando una maggiore propensione al consumo dei torinesi, che speriamo si rafforzi e caratterizzi anche la spesa di tutti i giorni”.