La Faib, la Federazione di categoria dei benzinai Confesercenti, commenta con preoccupazione la riduzione, da parte del Governo, del taglio, a partire dal prossimo 1° dicembre, delle accise sui carburanti, nonostante lo stesso, in vigore ormai dalla metà di marzo scorso e introdotto in concomitanza con l’acuirsi della crisi energetica, fosse stato appena rinnovato con il Decreto Aiuti Quater fino al 31 dicembre.
“La riduzione del taglio delle accise sui carburanti – dichiara la Faib – è un errore sia per il rischio di generare rialzi inflattivi dei prezzi delle merci, sia per le conseguenze negative sui consumi, che peseranno sulla stagione festiva natalizia, centrale per la tenuta di commercio e turismo”.
“Pur volendo comprendere le ragioni economiche che hanno indotto l’Esecutivo a recuperare risorse per finanziare altri interventi ritenuti necessari, dobbiamo osservare – precisa il Presidente Giuseppe Sperduto – che ancora una volta si fa leva sui carburanti, essenziali alla mobilità, per il reperimento delle risorse finalizzate ad interventi straordinari”.
“Ricordiamo a tutti – puntualizza il Presidente Sperduto – che a regime la pressione fiscale sui carburanti in Italia è una delle più alte d’Europa e semmai occorrerebbe ragionare di come ridurre strutturalmente il prelievo”.
“Nel ribadire la contrarietà a questo intervento, vogliamo sperare – conclude il Presidente Faib – che la pressante richiesta della categoria per una riforma del settore, in grado di accompagnare i processi di transizione energetica, sia accolta positivamente dal Governo e si accompagni ad un ripensamento generale sulla pressione fiscale sui carburanti, che pesa come un macigno sulle famiglie e le imprese”.