Concordato preventivo biennale (Cpb): che cos’è? Conviene aderirvi? Come si fa? Per chiarire questi e altri dubbi Confesercenti ha organizzato un incontro con gli imprenditori nel quale verranno illustrati i contenuti di questo provvedimento fiscale e le possibilità che esso offre.
Appuntamento
LUNEDÌ 23 SETTEMBRE ALLE ORE 14,30
> Potrete partecipare
– In PRESENZA nella sede di Confesercenti Torino in corso Principe Eugenio 7f
oppure
– In modalità ON-LINE utilizzando il link che vi verrà inviato
> È obbligatorio prenotare la presenza cliccando sul link sottostante (compilare il form e inviarlo)
https://forms.gle/bSycWgees1d1z52E6
ALLA CONFESERCENTI LA VALUTAZIONE RELATIVA ALLA TUA AZIENDA E LE PRATICHE PER L’ADESIONE
Da lunedì 30 settembre saremo a disposizione per chi volesse valutare la propria situazione fornendo un supporto dedicato che terrà conto di:
– dichiarazione dei redditi 2023 e dati Isa
– intenti di sviluppo dell’impresa nei due anni successivi
– proiezione e calcolo del concordato preventivo (analisi della proposta di Ade)
– adesione al Concordato Preventivo
IL CONCORDATO PREVENTIVO
Che cos’è
Il Concordato preventivo biennale (Cpb) è un “accordo” con il Fisco che permette, per un biennio, di pagare le tasse non in base agli effettivi guadagni bensì sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate, favorendo così l’adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi. Possono accedervi i contribuenti che applicano gli ISA e gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfettario.
I requisiti e i tempi per utilizzarlo
I criteri di accesso sono principalmente tre:
– assenza di debiti fiscali di rilevante entità nei confronti dell’Erario;
– regolare presentazione della dichiarazione dei redditi;
– assenza di condanne per reati fiscali, societari o di riciclaggio/autoriciclaggio.
L’adesione al Cpb va effettuata entro il 31 ottobre 2024.
Come funziona
Chi accetterà la proposta elaborata dall’Agenzia delle Entrate sarà tenuto a dichiarare gli importi concordati in dichiarazione dei redditi e Irap dei due periodi d’imposta (2024 e 2025) successivi a quello in corso di dichiarazione (2023).
In sostanza, in caso di aumento o diminuzione del reddito effettivo rispetto a quanto concordato preventivamente con l’Agenzia delle Entrate, non subiranno modifiche i calcoli già effettuati in sede di adesione alla proposta. Ecco quindi che emerge chiaro il principale vantaggio del concordato preventivo biennale: per le partite IVA che “guadagneranno” più di quando dichiarato, le somme eccedenti non saranno tassate.
Il Cpb, pur offrendo numerosi vantaggi, come l’esclusione dagli accertamenti fiscali ordinari e la stabilizzazione delle imposte, presenta anche alcune criticità che potrebbero limitarne l’adozione. Pertanto, la decisione di aderire deve essere ponderata attentamente, considerando sia i potenziali benefici sia le possibili criticità.