Sull’avvio della lotteria dello scontrino, ipotizzato per lunedì, pesano troppe incertezze. Da quanto apprendiamo, il provvedimento non è stato ancora finalizzato, nonostante si sia a tre giorni dal via. Inoltre stimiamo che un terzo della rete distributiva non sia pronta, a causa delle restrizioni e della situazione di difficoltà oggettiva del commercio. Difficoltà che hanno spinto molte attività a rimandare l’adeguamento, il cui termine è già stato prorogato a marzo. Secondo le nostre rilevazioni, un negozio su tre non è ancora in grado di partecipare.
Così Confesercenti.
In questo contesto – continua l’associazione – ci chiediamo che senso abbia partire in questo modo con la Lotteria. Si rischia di dare un’ulteriore spinta al declino dei piccoli negozi, creando un nuovo grave squilibrio concorrenziale: ad essere pronti a partecipare, adesso, sono soprattutto le catene e la grande distribuzione. Sarebbe opportuno, a questo punto, procedere ad una nuova proroga. Anche perché non sono solo le imprese ad essere impreparate: è intollerabile che ad ora non ci siano ancora tutti i provvedimenti necessari. Così si crea solo confusione: tra le imprese si moltiplicano notizie di procedure non supportate da alcuna norma, fake news che rendono più difficile orientarsi. Le imprese hanno bisogno di programmare, e invece vengono tenute in uno stato di incertezza continua su tutti i fronti, dalla definizione delle zone rosse alla lotteria dello scontrino, passando per il mistero del Ristori Quinques, che avrebbe dovuto dare risposte alle imprese lasciate fuori finora. Bisogna cambiare metodo, così si alimenta un clima di sfiducia e preoccupazione.