Fino al 30 settembre sarà possibile presentare la richiesta di accesso al credito fiscale riservato alle rivendite di giornali per l’anno 2020.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura massima di 4000 euro per per ciascun esercente.
La domanda deve essere presentata dal titolare o dal rappresentante legale dell’impresa, esclusivamente per via telematica, previa autenticazione via SPID o CNS. Per la pratica è necessario seguire il seguente percorso:
- accedere al portale impresainungiorno.gov.it
- Cliccare su “Servizi on-line”
- Cliccare su “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria”
- Clccare su “Credito di imposta edicole”
- Compilare il form che pparirà sullo scchemo con i dati richesti e inviare.
Il credito d’imposta è destinato a:
– esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici; (codice Ateco attività primario 47.62.10)
– esercenti attività commerciali di vendita di merci abilitati alla vendita di quotidiani o periodici alle condizioni stabilite dall’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 24 aprile 2001, n. 170 (c.d. punti vendita non esclusivi), i punti vendita non esclusivi devono avere come codice attività primaria uno dei codici Ateco 47.26 – 47.30 – 56.3 – 47.1 – 47.61 – e come codice secondario il 47.62.10.
Calcolo del credito
Il credito d’imposta sarà parametrato ai costi sostenuti dal titolare o dalla società, per i locali nei quali si esercita l’attività, nell’anno precedente a quello della domanda di richiesta (es: per il 2020 importi pagati nel 2019); le voci da inserire devono far riferimento a:
- imposta municipale unica (IMU);
- tassa per i servizi indivisibili (TASI);
- canone per l’occupazione di suolo pubblico (COSAP);
- tassa sui rifiuti (TARI);
- spese per locazione, al netto dell’imposta sul valore aggiunto (IVA)
- servizi di fornitura di energia elettrica
- servizi telefonici e di collegamento a Internet
- servizi di consegna a domicilio delle copie di giornali
- Per i punti vendita “non esclusivi” tutte le suddette voci sono commisurate per punto vendita al rapporto tra i ricavi provenienti dalla vendita di giornali, riviste e periodici al lordo di quanto dovuto ai fornitori e i ricavi complessivi.
Per ulteriori informazioni potete consultare la sezione dedicata oppure la pagina dedicata del portale impresainungiorno.gov.it
Gli uffici Confesercenti sono a disposizione per seguire gli edicolanti nella pratica. Il servizio è a pagamento.
Per informazioni telefonare allo 011-5220263