La Confesercenti ha chiesto al Governo e al Presidente della Commissione speciale del Senato di prevedere un periodo di doppio binario per la fattura elettronica e la scheda carburanti
Nella nota a firma della Presidente della Confesercenti, l’organizzazione si dice “fortemente preoccupata per le ricadute legate alla prossima scadenza, prevista al 1° luglio p.v. dall’art 1, comma 917, della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017, nell’ambito dei pagamenti, operati esclusivamente con sistemi tracciabili, riguardanti cessioni di carburanti, benzina e gasolio per autotrazione e susseguente emissione obbligatoria della relativa fattura elettronica.
La Confederazione manifesta la propria fondata preoccupazione in ordine a tale anticipazione dell’obbligo essendo riferito, a monte, ad una rete distributiva diversamente attrezzata in ambito informatico e ad un personale addetto al servizio non sempre alfabetizzato dal punto di vista tecnologico e riguardando altresì, a valle, una vastissima platea di soggetti, professionisti ed imprese, interessati alla deduzione degli oneri inerenti la propria attività ed alla detrazione della relativa IVA.”
La missiva della Confederazione continua affermando che: ”Nonostante i recenti sforzi dell’Amministrazione finanziaria, che ha già fornito, anche su sollecitazione delle Federazioni rappresentative le categorie coinvolte, alcuni importanti chiarimenti ufficiali, permangono, ad oggi, forti problematiche applicative del nuovo obbligo di emissione della fatturazione elettronica che inducono la Confederazione a chiedere ufficialmente uno slittamento dell’entrata in vigore dello stesso obbligo, suggerendo a tal fine l’allineamento generale di quest’ultimo al 1°gennaio 2019 o, in alternativa, la previsione di un iniziale doppio regime, cartaceo ed elettronico, che consenta una migrazione graduale da parte degli operatori, con la contestuale disapplicazione dell’impianto sanzionatorio collegato, previsto dal d.lgs. n. 471 del 1997, nel periodo considerato di passaggio.”
La Confesercenti paventa che in caso contrario “…. prevede notevoli difficoltà sulle aree di rifornimento carburanti con considerevoli disservizi gravanti sia sugli operatori della distribuzione carburanti, sia sui cittadini interessati o meno dalla nuova disciplina.” E richiama “… l’attenzione dell’intero Governo verso tale rischio, che potrebbe anche portare le categorie interessate a proclamare azioni di protesta e di serrata della distribuzione, chiede che il Governo, preso atto delle oggettive difficoltà attuali rappresentate, voglia rapidamente assumere provvedimenti coerenti con le proposte qui avanzate”