Sanzioni in vigore dal 30 giugno per chi rifiuta i pagamenti Pos
Saranno in vigore dal prossimo 30 giugno le sanzioni per chi non accetta i pagamenti tramite Pos.
Le sanzioni co,lpiscono sia i commercianti sia i professionisti in caso di rifiuto di pagamenti tracciabili, di qualsiasi importo, con carte di debito e di credito.
La sanzione è fissata in 30 euro per ciascuna transazione rifiutata indipendentemente dall’ammontare della spesa sostenuta, aumentata del 4% del valore della transazione.
Fattura elettronica dal 1 luglio 2022 per i contribuenti forfettari e minimi
A partire dal prossimo 1° luglio entra il vigore l’obbligo di fattura elettronica per i contribuenti del regime forfettario e regime di vantaggio (minimi).
I contribuenti che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi e compensi ragguagliati ad anno inferiori ai 25.000 euro (micro partite Iva) potranno continuare ad emettere fatture cartacee fino al 31 dicembre 2023: per questi contribuenti dunque l’obbligo scettera dal 1° gennaio 2024
Per coloro che sono obbligati dal 1° luglio 2022 non sono previste sanzioni nel terzo trimestre 2022 in caso di tardiva emissione della fattura elettronica, che dovrà comunque essere trasmessa antro il mese successivo di effettuazione dell’operazione.
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Confesercenti: “Pagamenti elettronici, sì alla lotta a evasione e sommerso ma no ad aggravi per le imprese”
“Percorrere la strada dell’obbligo e delle sanzioni vuol dire non solo limitare la libertà d’impresa, ma anche introdurre un ulteriore aggravio per le attività economiche, che metterà in difficoltà le attività del commercio e dei servizi più piccole e caratterizzate da margini molto stretti – come i distributori carburanti, i tabaccai, i bar – proprio nel momento in cui la ripartenza della spesa delle famiglie nei negozi è messa a rischio da inflazione e incertezza. L’obbligo è poi particolarmente difficile da rispettare per tutte quelle imprese che operano in zone non coperte da infrastrutture tecnologiche e di comunicazione adeguate”, commenta Mauro Bussoni, segretario generale Confesercenti. “Se si vuole favorire la moneta elettronica, obiettivo condiviso dalle imprese, visti i rischi connessi alla gestione del contante, il migliore incentivo è ridurne i costi di utilizzo. A partire dai piccoli pagamenti sotto i 50 euro, che dovrebbero essere resi completamente esenti da commissioni, aprendo allo stesso tempo ai sistemi di pagamento di nuova generazione, alternativi al circuito delle carte di credito e di debito”.