Enasarco, per cambiare basta un click

di Gisella Facta – Presidente di Fiarc Torino e capolista di «Fare Presto!»

Care colleghe, cari colleghi,
credo di non esagerare se dico che l’imminente appuntamento elettorale riveste un’importanza decisiva per l’Enasarco e per il nostro futuro pensionistico. Siamo chiamati a eleggere l’assemblea dei delegati che indicherà poi il Consiglio di amministrazione della Fondazione.
Troppe volte abbiamo provato rabbia e indignazione per come la Fondazione è stata gestita. Pensateci un attimo: negli ultimi anni si è parlato di Enasarco solo a proposito di scandali, inefficienze e gestione «allegra»; mai un miglioramento per noi, mai una notizia rassicurante sul nostro futuro. La vicenda del Covid è emblematica: che cosa ha fatto l’Enasarco per la nostra categoria messa in ginocchio dall’emergenza sanitaria? La mancetta di mille euro data a qualche migliaio di agenti su oltre 200mila e ora qualche centinaio di euro di anticipo Firr: sempre che arrivino. Come se non bastasse, il Covid è stato il pretesto per non farci votare, tanto che da aprile le elezioni sono slittare sino a ora per responsabilità di coloro che considerano l’Enasarco non un ente al servizio degli agenti, bensì uno strumento per perpetuare personalissime posizioni di potere.
Ma finalmente si vota e abbiamo l’occasione di cambiare. Sono agente di commercio da anni. Ho accettato la candidatura e faccio la presidente della Fiarc perché ho sempre creduto che collettivamente si affrontano meglio anche i problemi individuali; così la pensano i colleghi della lista e i tanti che in tutta Italia dedicano a titolo gratuito parte del loro tempo alla nostra federazione per il bene degli agenti. Spero che saranno sempre di più. In questa occasione a ciascuno di voi si chiede un impegno più semplice: votare e dare la preferenza alla nostra lista. Sui siti e sulle pagine Facebook indicati qui sotto troverete ciò che vogliamo fare per spazzare via l’attuale fallimentare gestione e per far diventare l’Enasarco la «casa» degli agenti.
Il tempo delle (pur giustificatissime) lamentele è finito: ognuno di noi con un click può contribuire al cambiamento. Dopo sarà troppo tardi. Buon voto.

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