Torino, 4 maggio 2020 – “Il contributo regionale di 2500 euro deve essere solo un primo passo per andare incontro alle categorie che riapriranno per ultime. Questo non vuol dire che ci si possa dimenticare di tutte le altre costrette alla chiusura”. Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, fa appello alla Regione Piemonte affinché estenda il contributo alle altre attività commerciali ugualmente alle prese con i contraccolpi negativi dell’emergenza Coronavirus: dall’abbigliamento (ancora chiuso, salvo quello infantile), alle librerie e cartolerie (che in Piemonte aprono soltanto oggi, a differenza di ciò che è successo nella maggioranza delle altre regioni Italiane), ai benzinai (che hanno visto ridotto l’erogato del 90%), alle tabaccherie (che, pur aperte, hanno subito una drastica riduzione del volume d’affari), agli ambulanti (in particolare non alimentari), alle attività e guide turistiche. Tutti costoro, poi, sono clienti degli agenti di commercio, anch’essi fermi perché le attività a cui vendevano sono state chiuse fino a oggi, o lo saranno ancora. “Questi – dice Banchieri sono sono alcuni degli esempi più macroscopici, ma si potrebbe continuare. Per tutti coloro che sono stati o continuano a essere costretti alla chiusura ci attendiamo dalla Regione la stessa attenzione. Il metodo del contributo diretto è quello giusto e, anzi, auspichiamo che il governo lo prenda ad esempio per i prossimi provvedimenti: proprio per questo va esteso a tutte le attività danneggiate dalla chiusura”.
home | Generale | Confesercenti alla Regione: “Bene il contributo di 2.500 euro, ma ora lo si estenda alle attività escluse”