Torino – Politiche del turismo, tutela del piccolo commercio, ambiente e viabilità, finanziamenti e innovazione: sono questi i principali temi affrontati durante l’incontro organizzato da Confesercenti Piemonte con i nuovi assessori Matteo Marnati e Vittoria Poggio.
Confesercenti ha presentato una serie di proposte che ritiene utili per un rilancio del commercio e del turismo nella Regione.
TURISMO. “Il Piemonte – ha detto il presidente di Confesercenti Piemonte, Giancarlo Banchieri – non ha ancora espresso tutto il proprio potenziale dal punto di visto turistico, a causa dello scarso coordinamento delle politiche di settore e del ruolo sempre più marginale dell’aeroporto di Caselle. È necessario un maggiore impegno su promozione, eventi, collegamenti, accoglienza”. Un altro dei problemi evidenziati riguarda l’abusivismo che colpisce le guide turistiche autorizzate: mancano i controlli e manca un contesto normativo chiaro: su questo, un intervento della Regione è quanto mai urgente.
PICCOLO COMMERCIO. Grande distribuzione e piattaforme online stanno mettendo a dura prova negozi e mercati. Le grandi strutture vanno regolamentate in modo più rigido. Quanto alle piattaforme online, la web tax non spetta certo alla Regione, ma la Regione può comunque fare qualcosa: la proposta di Confesercenti è quella di considerare gli insediamenti logististici di Amazon e di altre simili colossi dell’online come veri a propri insediamenti commerciali e quindi applicare a essi gli oneri (urbanistici, fiscali, e così via) previsti in questi casi: di fatto sono attività di vendita, non magazzini. Il denaro così ricavato andrebbe utilizzato per politiche di sostegno e di rilancio del piccolo commercio.
AMBIENTE E VIABILITÀ. Confesercenti ha apprezzato le deroghe accordate alle categorie del commercio (come gli ambulanti) rispetto ai provvedimenti di blocco del traffico. È auspicabile che i provvedimenti dei Comuni siano conseguenti ed omogenei su tutto il territorio. Confesercenti ha evidenziato le difficoltà nella sostituzione dei mezzi da parte delle imprese del commercio, prima di tutti gli ambulanti. Ciò per due ragioni: da una parte il provvedimento regionale prevede facilitazioni economiche solo su una tipologia di mezzi (quelli elettrici) sostanzialmente inesistenti per le attività commerciali; inoltre, nel caso degli ambulanti è difficile pensare che la categoria possa cambiare i mezzi, quando a fine 2020 scadono le concessioni dei posti sui mercati e il rinnovo non è ancora stato deciso. Dunque, il bando relativo ai finanziamenti per il cambio mezzi, va rivisto estendendolo ai mezzi diesel; quanto alle concessioni, deve esser data certezza agli ambulanti: in questo senso, un’azione di sollecitazione ai Comuni da parte della Regione è auspicabile.
FINANZIAMENTI E INNOVAZIONE. La ripartizione dei fondi europei (Fesr) ha privilegiato le grandi imprese a danno di quelle piccole e medie, che pure hanno un impellente bisogno di innovarsi per far fronte alle sfide del mercato. Dunque, i criteri di ripartizione vanno rivisti.
Gli assessori hanno assicurato la loro attenzione e hanno indicato come essenziale il metodo del confronto e della concertazione: nei prossimi mesi, dunque, si approfondirà la discussione sui singoli temi.