Torino, 26 ottobre 2020 – Un appello alle istituzioni affinché si faccia presto: lo ha lanciato questa mattina il presidente di Confesercenti, Giancarlo Banchieri durante l’incontro con il prefetto, la sindaca di Torino e il presidente della Regione. “Le nostre imprese – dice Banchieri – rischiano di non farcela, se non si interviene subito e in modo efficace: sono a rischio migliaia di aziende e di posti di lavoro. Abbiamo apprezzato il fatto che sia stato reso permanente il tavolo di crisi: la prossima riunione è già fissata per dopodomani, mercoledì. Ma è necessario l’impegno di tutti, a livello locale e nazionale. Abbiamo presentato un pacchetto di proposte (si veda l’lenco in fondo) contenenti le misure che a nostro giudizio sono indispensabili per sostenere il settore della somministrazione e – più in generale – le attività commerciali e della intermediazione. Non va dimenticato, infatti, che vi sono altri soggetti che fanno parte delle stessa filiera e che – al pari delle attività della somministrazione – subiscono i contraccolpi negativi delle misure anti-Covid: mi riferisco, prima di tutto, agli agenti/rappresentanti di commercio del settore alimenti e bevande, che stanno subendo e subiranno una preoccupante contrazione degli ordini. Anche a loro vanno destinate misure di sostegno”.
Le misure di sostegno alle imprese: ecco le proposte di Confesercenti
- Istituzione del tavolo di crisi
- Erogazione a fondo perduto per ciascuna azienda in relazione alla perdita di fatturato
- Credito:
- erogazione veloce a tutte le imprese già beneficiarie del finanziamento dei 25.000 euro di una ulteriore somma minima di 50.000 euro. Operazione da effettuarsi senza istruttoria bancaria (già fatta per la prima richiesta). Garanzia statale al 100%. Restituzione in 15 anni con preammortamento di 2 anni.
- ulteriore misura di credito senza limite massimo, con veloce istruttoria bancaria, con garanzia statale al 100% e restituzione in 15 anni con preammortamento di 2 anni.
- Decontribuzione per tutti i dipendenti in forza all’azienda, qualunque sia la data di assunzione e l’inquadramento.
- Cassa in deroga per tutti i dipendenti in forza all’azienda, indipendentemente dalla data di assunzione.
- Credito d’imposta per gli affitti e stop agli sfratti per tutto il 2021.
- Moratoria per tutto il 2021 per mutui e finanziamenti per imprese e persone fisiche.
- Utilizzo dei fondi europei per favorire la riconversione delle aziende del commercio con meccanismo analogo a quello utilizzato dall’industria.
- COSAP (canone occupazione suolo pubblico comunale). Esenzione totale per tutte le occupazioni commerciali per tutto il 2021.
- TARI (Tassa rifiuti locale). Esenzione totale per tutto il 2021. Esenzione a consuntivo per i giorni di chiusura del 2020. Gli eventuali acconti pagati nel 2020 saranno validi per il pagamento del tributo del 2022.
- Dehors. Per tutto l’anno 2021 occupazione straordinaria senza canone di occupazione né TARI. Possibilità di riscaldare e contenere il più possibile il freddo con paratie per utilizzabili anche nei mesi invernali.
- Esenzione IRAP per l’anno 2021.
La filiera
Una parte significativa delle misure qui indicate è applicabile anche ad altri soggetti che fanno parte delle stessa filiera e che – al pari delle attività delle somministrazione – subiscono i contraccolpi negativi delle misure anti-Covid: ci si riferisce, prima di tutto agli agenti/rappresentanti di commercio del settore Horeca (oltre che ai produttori, la logistica, e i fornitori diretti).
Dunque, si auspica che nelle misure che verranno adottate si tenga conto anche di tale categoria.