Torino, 27 giugno 2021 – “Durante la pandemia, nonostante le enormi difficoltà il commercio ha retto, ma ora c’è bisogno di aiuti concreti per sostenere la ripresa. Ci aspettiamo interventi su fisco, costo del lavoro, sostegno all’innovazione: così Giancarlo Banchieri, rieletto presidente di Confesercenti questa mattina durante l’assemblea svoltasi a Porta Palazzo, annuncia i temi sui quali l’associazione sarà impegnata nei prossimi mesi.
In una intervista a tutto campo (condotta da Gabriele Russo, giornalista della TgR Piemonte Rai), che ha sostituito la tradizionale relazione, Banchieri ha affrontato tutti i temi del momento.
Il Covid – “L’emergenza sanitaria ha colpito nel modo più diretto e grave proprio le imprese del commercio e del turismo, tanto che nel 2020 in Piemonte si è verificata una perdita di 10 miliardi in consumi. Anche con le riaperture, a fine 2021 avremo recuperato solo 3 dei 10 miliardi di euro di consumi persi nel 2020. Ciononostante il commercio ha retto: i dati sulla natimortalità delle imprese del settore indicano una sostanziale tenuta o comunque una diminuzione inferiore a quella che ci si sarebbe potuta aspettare: -0,6% (2020 su 2019) a Torino città e -0,8% a Torino e provincia. È la dimostrazione della straordinaria volontà di resistenza delle imprese, che – pur una situazione drammatica – hanno scommesso sul futuro”
I bisogni delle imprese – “Ora però c’è la necessità di una politica duratura di sostegno al commercio. I comportamenti e le scelte del decisore pubblico devono essere coerenti con questo scopo sul piano del fisco e dei tributi locali, ora troppo penalizzanti, del recupero urbano, della digitalizzazione ‘buona’, della formazione continua, della diminuzione del costo del lavoro”.
Spostare le persone, non le merci – “Nell’anno della pandemia si sono spostate le merci e non le persone: l’economia della distanza ha segnato negativamente non solo le persone, ma le imprese locali, premiando soltanto le grandi piattaforme del web, cresciute in un anno di oltre il 36%. È dunque necessario ridare valore al commercio diffuso (negozi e mercati), basato sullo spostamento delle persone: Insomma, bisogna premiare il negozio e non il web: la città dei 15 minuti deve valere anche per il commercio”.
Il futuro di Torino – “I commercianti sono delle antenne sensibilissime sul territorio e sarebbe utile che i candidati alla carica di sindaco li ascoltassero, al di là delle strette problematiche di categoria. La nostra assemblea avrebbe potuto rappresentare un’occasione: non è stato possibile, ma speriamo che si possano recuperare momenti di confronto con tutti”.
Il turismo – “Torino deve accentuare la sua caratura turistica. Per questo sono indispensabili tre elementi: collegamenti, promozione, accoglienza. La collocazione di Ryanair a Torino annunciata nei giorni scorsi è una buona notizia, ma è solo l’inizio di un percorso che deve coinvolgere tutti i soggetti, pubblici e privati”.
Confesercenti compie 50 anni – “La nostra assemblea si colloca nel cinquantenario di fondazione di Confesercenti: nel 1971 le quattro associazioni autonome dei dettaglianti, degli ambulanti, dei benzinai e degli agenti di commercio si univano, dando vita a una confederazione che oggi rappresenta un mondo sempre più vario e articolato: sono infatti 30 le federazioni di categoria fanno riferimento a Confesercenti Torino in rappresentanza di oltre 5.000 aziende. Proprio la pandemia ha mostrato l’indispensabilità del ruolo delle associazioni di categoria: per oltre un anno siamo stati i tramiti essenziali con le istituzioni e nell’aiutare le imprese a comprendere le non facili normative che si accavallavano in modo vorticoso. E abbiamo sempre rappresentato per tutti – associati e no – un punto di riferimento”.
All’assemblea hanno portato il loro saluto la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco, e il presidente della Camera di Commercio, Dario Gallina.
> Nella foto in alto: Giancarlo Banchieri (a destra) durante l’intervista con Gabriele Russo
> Qui in basso: uno scorcio dell’assemblea