Torino, 5 febbraio 2021 – Presto i piemontesi potrebbero tornare a cenare al ristorante: è questo il risultato più significativo scaturito dal confronto del Cts (Comitato tecnico scientifico) con la Fiepet (la federazione di pubblici esercizi della Confesercenti) e le altre associazioni di categoria.
Oggi questo dialogo porta a una svolta per il settore: il Cts, infatti, ha deciso di valutare in modo differente dal passato i diversi profili di rischio all’interno del variegato settore della ristorazione, privilegiando chi ha a disposizione spazi e sedute per la consumazione di cibi e bevande. Tale possibilità – ha sottolineato il comitato – dovrà essere accompagnata dal massimo rigore sull’applicazione misure di sicurezza sanitaria: distanziamento di un metro non solo tra i tavoli, ma anche nelle aree di passaggio, l’utilizzo sistematico dei dispositivi di protezione individuale per gli addetti al servizio, l’esposizione di una chiara informativa all’esterno dei locali con l’indicazione della capienza massima. Dunque, con le corrette misure di prevenzione, sarà possibile far ripartire il servizio al tavolo anche a cena nelle regioni in fascia gialla e a pranzo in fascia arancione.
“I nuovi criteri di valutazione – sottolinea Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Piemonte e presidente nazionale di Fiepet – segnano un cambiamento importante nell’approccio alla questione sicurezza nei pubblici esercizi. Adesso ci aspettiamo che la novità venga recepita al più presto in un provvedimento legislativo, che elimini anche le inique restrizioni sulla vendita d’asporto che colpiscono le enoteche. Dopo un anno terribile, le imprese della somministrazione vogliono tornare a lavorare in sicurezza”.