Dal 1° luglio sarà vietato ai datori di lavoro pagare le retribuzioni (sia acconti che saldi) in contanti. La nuova normativa ammette i seguenti mezzi di pagamento:
– bonifico su conto identificato da codice Iban indicato dal lavoratore;
– strumenti di pagamento elettronico;
– mandato di pagamento consegnato al lavoratore, il quale potrà ritirare i contanti presso la banca o la posta dove il datore di lavoro ha aperto un conto dedicato;
– assegno (bancario o circolare) consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato.
La firma apposta dal lavoratore sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.
Sono esclusi dalle nuove regole i rapporti di lavoro domestico, i compensi derivanti da borse di studio, i tirocini, i rapporti di natura occasionale.
Al datore di lavoro che viola gli obblighi di cui sopra si applica la sanzione da 1000 a 5000 euro.
> Per saperne di più: Confesercenti / Ufficio paghe – 011.52201