“Il cartello del prezzo medio servirà solo ad allineare al rialzo il prezzo finale dei carburanti, con grave danno dei cittadini e dei gestori, come per altro segnalato persino dall’Antitrust in audizione”. Così Faib Confesercenti commenta la decisione del governo di porre la fiducia sul decreto carburanti.
“Chiediamo all’esecutivo un supplemento di riflessione su un provvedimento che, come tutta la filiera e persino alcune associazioni di consumatori hanno sottolineato negli scorsi giorni, può divenire elemento di disturbo ai benefici della concorrenza”.
“Con la richiesta di Fiducia si depotenzia il contributo che il Parlamento può dare alla materia e si espone il Paese al rischio che possa subire la contestazione della Ue per manifesta infrazione della normativa comunitaria antitrust, ritrovandoci a dover discutere lo stesso tema da qui a qualche mese”.
“Come Faib abbiamo posto grande fiducia sul tavolo aperto con il Ministro Urso, la migliore sede dove individuare sistemi di garanzia della trasparenza, senza forzature. Giudichiamo poco produttiva la scelta di proseguire sulla strada di un provvedimento che impone un ulteriore onere ai gestori, già “vittime” di una vera e propria giungla cartellonistica nelle stazioni e di una miriade di adempimenti, a partire dalla comunicazione dei prezzi, che vengono cambiati anche due volte al giorno dai titolari degli impianti e che a questi dovrebbero essere richiesti”.