Torino, 7 novembre 2020 – È articolato il giudizio di Confesercenti sulle misure contenute nel Decreto Ristori 2 per le attività economiche delle zone rosse. “Ci siamo battuti per fare inserire fra i beneficiari gli ambulanti e la nostra richiesta è stata accolta. Ciò è sicuramente positivo – dice Johnny Iorio, presidente di Anva, l’associazione di categoria – perché sarebbe stato incomprensibile accordare benefici al commercio fisso e negarli agli ambulanti dello stesso settore. Siamo dunque soddisfatti che il governo abbia compreso le esigenze delle tante migliaia di ambulanti in difficoltà”. Stessa soddisfazione Confesercenti la esprime per la “ristorazione senza somministrazione” (pizzerie al taglio e analoghe attività), incomprensibilmente esclusa dal primo decreto.
“Siamo contenti per gli inserimenti ottenuti da questi colleghi, ma non possiamo non rilevare l’esclusione degli agenti di commercio – dice Gisella Facta, presidente di Fiarc, l’associazione di categoria -. Nonostante tutte le nostre sollecitazioni, il governo si è completamente dimenticato della filiera: eppure, se bar e ristoranti sono chiusi ne soffrono anche gli agenti che li riforniscono; se il turismo è fermo anche gli agenti di settore lo sono. Si tratta di perdite che sfiorano il 90% del fatturato. Più in generale, è l’intera categoria a essere colpita dalla contrazione dell’economia, come più volte abbiamo evidenziato a governo e istituzioni locali, purtroppo invano. Chiediamo al governo un intervento immediato e risolutore: ne va della sopravvivenza dell’attività dei 20.000 agenti piemontesi”.
> Per vedere tutte le misure del nuovo provvedimento, clicca qui