“Soddisfazione per il dato presente nel report dell’Istat su “Produzione e lettura di libri in Italia” che certifica come la lettura sia risultata fondamentale nella fase 1 della pandemia e che abbia accompagnato le giornate di più di 6 persone su 10, rappresentando la terza attività del tempo libero più svolta”.
Così Cristina Giussani, Presidente del Sil, Sindacato italiano librai Confesercenti, che ha tenuto a sottolineare come: “è una conferma, questa dell’Istituto di statistica, di quanto riscontrato da noi e dai nostri Associati, di come i libri siano stati molto presenti, nel 2020, nelle vite delle persone. Un annus horribilis a causa della pandemia e della conseguente crisi economica: grazie all’entrata in vigore della legge sulla lettura e il libro e ai 30 milioni di euro – stanziati sul DL Rilancio – destinati alle biblioteche per acquistare libri dalle librerie del territorio, previsti dal decreto del Ministro Franceschini, le librerie medio piccole hanno tenuto”.
“Il Natale – prosegue Giussani – ha rappresentato una boccata d’ossigeno per il nostro settore e ha consentito, insieme al decreto Biblioteche, alla legge sul libro e al Tax credit librerie, a molti dei nostri Associati di non chiudere l’anno con un bilancio in negativo. Un ottimo risultato se messo a confronto con altri settori, stremati da chiusure e vendite da asporto”.
“L’augurio migliore che possiamo fare, per questo inizio d’anno – conclude la Presidente del Sil – è che arrivino ristori consistenti per tutte le attività che sono rimaste chiuse e che lo sono ancora in alcune zone, in modo da garantire la tenuta economica del Paese e la vitalità delle nostre città e dei piccoli borghi”.