Un’intesa programmatica ed elettorale nel nome della discontinuità e per garantire il futuro dell’Enasarco: è questo il senso del protocollo unitario sottoscritto dalla Fiarc, la federazione degli agenti di commercio della Confesercenti, da Federagenti e da Anasf, l’associazione dei consulenti finanziari. Secondo le tre associazioni, l’attuale governance della Fondazione si è dimostrata non solo inadeguata nella gestione, ma anche sorda a ogni richiamo alla necessità di un reale cambiamento di strategia: si tratta di una constatazione comune, alla quale le tre associazioni sono perventute, pur partendo da posizioni diverse, in considerazione delle vicende che hanno caratterizzato la gestione Enasarco negli ultimi anni. Da qui nasce l’esigenza di un rinnovato impegno affinché tale cambiamento si manifesti in tempi brevi, ed è su questo obiettivo che si concentrerà l’azione delle tre sigle.
Per quanto riguarda in modo specifico la Fiarc, in questi ultimi mesi, le dichiarazioni rilasciate dalla Fiarc e dalla Confesercenti, sia in CdA che nell’Assemblea dei delegati, della Fondazione Enasarco, hanno sempre più marcato una netta distanza e critica dalle posizioni espresse via via dal Presidente e dalla maggioranza che lo sostiene.
Pur essendo stati convintamente nella maggioranza “Insieme per Enasarco” abbiamo dovuto registrare un progressivo e costante depauperamento, spesso un appiattimento a sola difesa delle passate governance, sia della gestione che delle scelte programmatiche che venivano assunte dal CdA della Fondazione.
Non abbiamo mai riscontrato, in questo CdA dell’ente, una vera volontà di cambiamento né tanto meno la volontà di aprire tavoli di concertazione per un reale cambio di rotta effettivo nella governance, che non fosse solo di immagine.
Il bilancio negativo che tiriamo da questi quasi tre anni di attività, è dato dalla constatazione – che questa governance – non è stata in grado di apportare nessun valore aggiunto o cambio di passo rispetto agli anni passati per quanto riguarda:
- una governance condivisa e partecipata;
- una nuova, efficace ed efficiente riorganizzazione della struttura;
- un insoddisfacente risultato delle politiche riguardanti gli investimenti. La politica finanziaria della Fondazione ha determinato un rendimento netto del patrimonio immobiliare e mobiliare al di sotto dei valori necessari per garantire (anche se indirettamente) la sostenibilità della previdenza e dell’assistenza;
- un ruolo più attivo e di controllo della stessa assemblea dei delegati.
Come Fiarc, sostenuti dalla Confesercenti, avremmo voluto leggere, dalle iniziative dell’attuale governance, una decisa discontinuità strategica e non solo operativa nel disegnare il futuro di breve e di lungo periodo della Fondazione Enasarco.
Non avendo registrato nessun “cambio di passo”, a fronte di più solleciti e allarmi da noi lanciati, sia dai nostri rappresentanti in CdA che dai nostri delegati nell’Assemblea, votando contro sia su scelte strategiche che sul bilancio stesso. Siamo rimasti inascoltati.
Con le Associazioni ANASF e FEDERAGENTI, insieme alla Confesercenti, accumunati dalle medesime preoccupazioni sul presente e sul futuro della Fondazione e dopo un approfondito confronto dal quale è emersa la necessità di un’azione comune a tutela delle categorie da noi rappresentate, ci siamo ritrovati sulla necessità di pervenire alla sottoscrizione di un protocollo di azione unitaria, di lavorare ad una piattaforma programmatica condivisa in campo normativo, fiscale e previdenziale e che sarà presentata, discussa ed ulteriormente definita negli incontri, dibattiti, seminari e convegni che ci impegnamo a tenere, congiuntamente o disgiuntamente, con i nostri associati e i più in generale con gli agenti e rappresentanti di commercio nelle varie città italiane.
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