Il Presidente Marcianò: “Categoria provata dalla pandemia, la sua attività non può essere penalizzata da un ulteriore costo”
La Fiarc, la Federazione degli agenti di commercio della Confesercenti, chiederà un incontro urgente al nuovo Governo per chiedere un intervento sul continuo aumento del costo dei carburanti che si sta registrando da un paio di mesi a questa parte: un costo ulteriore per gli agenti, una categoria le cui condizioni economiche sono state messe a dura prova dalla pandemia.
“È paradossale – dice Nino Marcianò, Presidente nazionale di Fiarc – che in un periodo di stagnazione economica mondiale il prezzo dei carburanti schizzi alle stelle. Ed è inaccettabile che non si faccia nulla per rimediare a questa situazione. Per gli agenti quello dei carburanti rappresenta una parte importante sul totale delle spese per l’esercizio della loro professione; i loro incassi sono ridotti al lumicino e non è proprio il caso di penalizzare ulteriormente quel poco di attività che rimane loro in questo periodo.
“Dunque, chiediamo al governo di intervenire: in assenza di ristori – ai quali la categoria non ha avuto praticamente accesso – si eviti almeno questa ulteriore ‘tassa occulta’ sull’attività dell’agente agendo in maniera più concreta sulla sfera fiscale a loro afferente. Si propone quindi, anche in via sperimentale per un periodo determinato, l’introduzione della completa deducibilità del costo relativo alle forniture di carburante alla stregua di altre categorie di contribuenti, al fine non solo di sostenere un comparto in difficoltà per il quale non sono state approvate disposizioni adeguate durante la fase emergenziale, ma altresì al fine di rilanciare un segmento fondamentale per l’economia del Paese”.