Torino, 28 marzo 2024 – Per Torino si annuncia un week end di Pasqua da tutto esaurito: “A oggi gli alberghi cittadini – dice Dimitri Ciaschini, presidente di Assohotel-Confesercenti – hanno raggiunto il 90% di occupazione, un dato che contiamo di superare con le prenotazioni che stanno ancora arrivando. Si tratta soprattutto di italiani, ma non mancano gli stranieri, che normalmente si fermano qualche giorno in più, tanto che abbiamo prenotazioni già per il venerdì sera, con partenze il martedì. L’unica incognita sono le disdette dell’ultimo minuto a causa dell’annunciato brutto tempo“.
I tanti arrivi in città sono confermati anche dalle guide turistiche: “Le prenotazioni – dice Micol Caramello, presidente di Federagit-Confesercenti – sono in aumento, rispetto allo scorso anno, di circa il 10%. Le mete più richieste sono quelle tradizionali: Palazzo Reale, museo Egizio e museo del Cinema. Ma contiamo molto anche sulla mostra di Leonardo, capace di fare da traino soprattutto per il turismo di prossimità”.
Soddisfatti i ristoratori: “Già ora – dice Fulvio Griffa, presidente di Fiepet-Confesercenti, la federazione dei pubblici esercizi – molti di noi hanno chiuso le prenotazioni: prevedo che i risultati saranno migliori di quelli del 2023”.
E i torinesi? Nonostante la crisi e con qualche cautela in più, non rinunciano ai tradizionali acquisti: “Finalmente – raccontano i pasticcieri interpellati da Confesercenti – nel week end appena passato gli acquisti si sono mossi. E anche quest’anno uova e colombe artigianali riscuotono successo. I prezzi, nonostante gli aumenti delle materie prime come zucchero e cacao, sono rimasti stabili o hanno subito aumenti minimi: in una situazione di difficoltà delle famiglie sarebbe stato controproducente – dicono – ritoccare troppo i prezzi”.
La Pasqua “bassa” e le previsioni meteo non favorevoli rischiano invece di compromettere le gite di Pasquetta con le grigliate all’aperto: “Quest’anno – dice Luigi Frascà, presidente di Assomacellai-Confesercenti – dovremo fare attenzione fino all’ultimo minuto alle previsioni del tempo. Per ora, acquisti e prenotazioni di carne vanno al ribasso, forse non solo per il tempo. Purtroppo, dobbiamo registrare aumenti significativi da parte dei nostri fornitori: almeno il 20% in più per gli agnelli e per le costine di maiale. Questo non aiuta le vendite”.
“La massiccia affluenza dei turisti – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – ci conforta perché farà bene alle attività ricettive direttamente coinvolte, ma più in generale a tutto il commercio cittadino: bar e ristoranti, ma anche negozi; pensiamo soltanto a quelli che vendono prodotti tipici. Gli operatori stanno contenendo il più possibile i prezzi, consapevoli che i portafogli delle famiglie sono tutt’altro che pieni. Ma questo assottiglia i loro margini di guadagno. Uno sforzo, quello delle imprese, che deve essere accompagnato da provvedimenti di sostegno al reddito. Come in altre occasioni, non sono gli acquisti di qualche giornata di festa a risolvere il problema dei bassi consumi”.