Torino, 5 aprile 2023 – Per Torino si annuncia una Pasqua piena di turisti e i torinesi non rinunciano ai tradizionali acquisti come colombe, uova e carne. Sono concordi gli operatori commerciali interpellati da Confesercenti: almeno in occasione di questa festività i consumatori hanno abbandonato la cautela e i consumi in questi giorni sono in ripresa.
“A oggi i nostri alberghi – dicono gli albergatori di Assohotel-Confesercenti – sfiorano, per il week end lungo di Pasqua, il 90% di occupazione delle camere. Continuiamo a ricevere prenotazioni ed è prevedibile che le strutture cittadine arriveranno a superare questa soglia. E quest’anno, a differenza del 2022, si riscontra un significativo ritorno degli stranieri, soprattutto da Francia, Spagna e nord Europa, talvolta con permanenze un po’ più lunghe rispetto al solo fine settimana”.
Le guide turistiche sono in piena attività: “Sarà una Pasqua – prevede Micol Caramello, presidente di Federagit-Confesercenti – come non se ne vedevano da anni. Le mete più richieste sono quelle tradizionali come il Museo Egizio, Palazzo Reale e il Museo del Cinema. Ma quest’anno la vera chicca è la mostra su Leonardo, dal 7 aprile al 9 luglio alla Biblioteca Reale, con i disegni e il Codice sul volo degli uccelli”.
Soddisfatti i ristoratori: “Le tante prenotazioni che stanno arrivando in questi giorni sia per domenica sia per lunedì- dice Fulvio Griffa, presidente di Fiepet-Confesercenti, la federazione dei pubblici esercizi – fanno sperare che sarà superato il livello non solo dello scorso anno, ma anche quello del 2019, anche se i prezzi per un pranzo pasquale sono lievitati fra il 5 e il 10%”.
Arrivano i turisti e i torinesi organizzano le gite di Pasquetta con le grigliate all’aperto: “Come sempre – racconta Piero Iacopino, presidente di Assomacellai-Confesercenti – sono molto richiesti agnelli e costine di maiale. Sostanzialmente stabili i prezzi degli agnelli, purtroppo in aumento di due o tre euro al chilo il maiale. Tuttavia, confidiamo un aumento delle nostre vendite del 10%“.
In crescita anche gli acquisti di uova e colombe specialmente di produzione artigianale: più 5%, nonostante l’incremento del loro prezzo (più 5/10%).
“Ci aspetta – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – una Pasqua con il segno più, sia per l’affluenza dei turisti, sia per i consumi dei torinesi: Torino si conferma come meta turistica di prim’ordine e ciò avrà ricadute positive sulla ristorazione e sul commercio in generale, settori che hanno ritoccato i prezzi, ma in misura di gran lunga inferiore all’aumento dei costi delle materie prime e delle bollette. I commercianti stanno facendo il possibile per calmierare i prezzi. È anche confortante che i torinesi non riducano le attività e gli acquisti tipici della Pasqua, nonostante crisi e inflazione. Ma proprio qui c’è il rovescio della medaglia: non è una settimana di vendite sostenute che risolve la persistente crisi dei consumi: la soddisfazione dei commercianti sarà di breve durata se inflazione non darà tregua alle famiglie”.