L’APe volontaria dovrebbe essere pronta, “utilizzabile”, per “i primi giorni di settembre”. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ospite di un video forum su Repubblica.it. “La gestione dell’APe volontaria – ha aggiunto – compete al ministero dell’Economia, l’approvazione è in essere, ma penso che partirà a inizio settembre”. L’Anticipo Pensionistico è una proposta sperimentale, che durerà fino al 31 Dicembre 2018, per i lavoratori, iscritti a qualsiasi tipo di gestione pensionistica, che abbiano raggiunto 63 anni.
A chi è rivolto
L’APe volontaria (Anticipo finanziario a garanzia pensionistica) – spiega l’Inps – può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali”.
I requisiti
Si tratta di un prestito mensile a una persona che sia in possesso dei requisiti minimi per accedervi, ossia oltre ai 63 anni e abbia 20 anni di contributi e pensione futura, ossia l’attesa del raggiungimento dell’età anagrafica per il pensionamento di vecchiaia, entro 3 anni e 7 mesi.
Come funziona
“Il prestito – spiega ancora l’Inps – è erogato da soggetti finanziatori e imprese assicurative scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro da stipulare tra il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e, rispettivamente, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e altre imprese assicurative primarie.
Il prestito ottenuto viene restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’INPS all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico, inclusa la tredicesima. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione e si completa dopo 20 anni dal pensionamento.
Ultimata la restituzione la pensione sarà corrisposta per intero, senza ulteriori riduzioni per l’APe. Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza. In caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo. L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni.
Il prestito è erogato per un periodo minimo di sei mesi e fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. Il prestito decorre entro 30 giorni lavorativi dal perfezionamento del contratto.
Le somme erogate a titolo di prestito non concorrono a formare reddito ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Alle somme erogate a titolo di APe si applica il tasso di interesse e il premio assicurativo relativo all’assicurazione di copertura del rischio di premorienza previsti dagli appositi accordi quadro.
A fronte degli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza è riconosciuto un credito di imposta annua nella misura massima del 50% dell’importo pari a un ventesimo degli interessi e dei premi assicurativi complessivamente pattuiti nei relativi contratti. Tale credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi ed è riconosciuto dall’INPS per l’intero importo rapportato a mese a partire dal primo pagamento del trattamento di pensione”.
Come richiederlo
Chi è interessato deve andare all’INPS e farsi calcolare la pensione maturata e il possesso dei criteri di accesso e farsi certificare l’importo massimo ottenibile per l’assegno APe.