È scaduto lo scorso 19 maggio 2019 il periodo in cui era stata prevista una certa tolleranza in materia di sanzioni per il mancato rispetto della nuova normatva sulla privacy (Regolamento UE 2016/79, più noto come Gdpr): la norma, infatti, prevedeva che fino al 19 maggio 2019 il Garante per la protezione dei dati personali dovesse tenere “conto, ai fini dell’applicazione delle sanzioni amministrative e nei limiti in cui risulti compatibile con le disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679, della fase di prima applicazione delle disposizioni sanzionatorie”.
Come si vede, non si trattava di una proroga nell’applicazione della normativa – entrata pienamente in vigore il 25 maggio 2018 -, ma soltanto della previsione di un periodo in cui – riguardo alle eventuali sanzioni – si teneva conto delle incertezze, degli errori e dei rallentamenti, che la messa in pratica di una normativa così complessa poteva comportare.
D’ora in poi, si rischiano invece sanzioni piene.
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