“Lo stop agli aumenti IVA è un’ottima notizia: l’incremento delle aliquote ci avrebbe fatto perdere 8 miliardi di consumi delle famiglie e quasi mezzo punto di crescita. Bene anche il no alla tassa sul contante che era stata ipotizzata nei giorni scorsi: per incentivare la moneta elettronica bisogna dare un vantaggio ai consumatori e ridurre le commissioni per le imprese, non punire chi non usa carte o bancomat. Adesso gli incentivi vanno estesi a tutti i settori di attività”.
Così Patrizia De Luise, Presidente nazionale di Confesercenti.
“La spesa delle famiglie non si è mai ripresa del tutto, tornando a frenare nell’ultimo anno. In questo quadro, un aumento, anche parziale, delle aliquote IVA o una nuova imposizione fiscale sui prelievi di contante sarebbero stati una doccia fredda insopportabile per famiglie ed imprese. Ora bisogna concentrarsi sulla priorità: rimettere i soldi in tasca alle famiglie, un tema su cui tutte le parti sociali sono d’accordo. Le condizioni di fiducia delle famiglie e delle imprese italiane sono fragili, e c’è il rischio che la recessione che interessa il settore manifatturiero internazionale si estenda alla domanda interna del nostro paese, indebolendola ulteriormente. Un’eventualità da scongiurare attraverso una manovra di bilancio che sappia ricostruire un ambiente favorevole all’attività di impresa. Un obiettivo che, in un contesto di ineludibile scarsità delle risorse, può esser raggiunto avviando un serio e credibile programma di semplificazione e riduzione degli oneri burocratici. Misure a costo zero, ma capaci di dare un immediato impulso alla crescita economica italiana”.