“In questo modo – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – si altera gravemente la concorrenza e si danneggiano non poco le piccole realtà, già in sofferenza: proprio quelle che finora – con la consegna a domicilio – hanno garantito, sia pure in parte, l’approvvigionamento di quaderni e pennarelli, svolgendo un ruolo sociale di aiuto alle famiglie. Ora rischia di ridursi praticamente a zero anche questo canale, che permetteva agli operatori una sia pur minima entrata economica, l’unica in questo periodo di chiusura totale. Di fatto, quello della cartoleria è l‘unico settore in cui si discriminano sullo stesso prodotto i piccoli commercianti rispetto alle grandi strutture: ciò è intollerabile. Dunque, se non si vuole prevedere una deroga per tutti, chiediamo che si individui una qualche forma di intervento a favore delle cartolerie, sia a livello di tributi locali, sia immaginando di concedere loro un bonus in denaro, per tutta la durata dell’emergenza, che minimamente le risarcisca di questa discriminazione. Per evidenziare queste problematiche, abbiamo scritto una lettera al presidente Cirio e all’assessore al Commercio, Poggio“.
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“Subito una compensazione economica a favore delle cartolerie, intollerabile la loro discriminazione nei confronti della grande distribuzione”. Confesercenti scrive alla Regione
Torino, 29 marzo 2020 – Una compensazione economica per le cartolerie e le cartolibrerie che sono costrette a rimanere chiuse, mentre ipermercati e supermercati verrebbero autorizzati a vendere prodotti di cancelleria: è la richiesta di Confesercenti, a séguito del provvedimento adottato dalla Regione in questo senso.
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